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Alle origini del cristianesimo apostolico
Tra oriente e occidente, tra Asia e Europa
Secondo la tradizione fu opera della predicazione di San Giuda Taddeo e San Bartolomeo, Apostoli di Gesù, che il cristianesimo entrò in terra armena, alla metà del primo secolo e ne plasmò cosi significativamente la cultura da permearne perfino il paesaggio stesso: khachkar (croci di pietra che fungono da cippi funerari) e antichi monasteri e bellissime cattedrali punteggiano gli incantevoli scenari naturali.
Fu anche la prima nazione ad adottare il cristianesimo come religione ufficiale di stato.
La Chiesa armena è indipendente dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa, dopo aver subito la scomunica nel Concilio di Calcedonia nel 451. Guidata dal catholikòs Karekin II, conta oltre 2 milioni e mezzo di fedeli (sui circa 3 milioni di abitanti della Repubblica) e di fatto, anche se esiste una piccola e vivace comunità cattolica armena, è lei a custodire l’identità cristiana del popolo.
Nonostante la divisione, le relazioni ecumeniche con la Chiesa cattolica sono molto buone, come dimostrano sia il viaggio compiuto dal Papa in Armenia nel 2016 e l’attribuzione avvenuta l’anno prima del titolo di dottore della Chiesa a San Gregorio di Narek (950-1005), una delle “colonne” della Chiesa apostolica armena.
San Gregorio di Narek fu sacerdote e monaco, è stato un teologo insigne e uno dei più importanti poeti della letteratura armena; grande devoto della Vergine Maria, a Lei dedicò alcuni componimenti.
Una sua statua di San Gregorio di Narek, nell’aprile 2018, è stata collocata in Vaticano, a sottolineare l’importanza di questa figura “ponte” fra Occidente e Oriente.
La conversione dell’Armenia alla fede cristiana, è stata accompagnata da coraggiose testimonianze di fede e di martirio.
Nella battaglia di Avarayr (451 d.C.), raccontano gli storici, contro un re che voleva imporre al popolo una religione straniera, i soldati armeni furono esortati con queste parole: “Chi credeva che il cristianesimo fosse per noi come un abito, ora saprà che non potrà togliercelo come non ci può togliere il colore della pelle”.
Il martirio ha segnato la storia del popolo armeno anche in tempi recenti, a cavallo tra il XIX e XX sec.: oggi, dopo un lungo silenzio durato decenni, sappiamo che la pulizia etnica che colpì il popolo armeno nel 1915-16 fu il primo genocidio dell’età contemporanea, tuttora censurato dalla Turchia.
E’ stata una pagina terribile di storia, che ha ispirato molti libri, tra i quali il famoso “La masseria delle allodole” di Antonia Arslan, portato sul grande schermo dai fratelli Taviani.
Sulla Collina delle rondini, a Yerevan, il Memoriale del genocidio (Tsitsernakaberd, in armeno), costruito nel 1967, rende onore al milione e mezzo di armeni sterminati nel giro di pochi mesi per ordine del regime ottomano dei Giovani turchi.
Anche nei momenti più tragici della storia armena, la fede ha rinsaldato e sostenuto la coscienza del popolo, alimentando uno spirito combattivo cui, tante volte nel corso della storia, il popolo armeno ha dovuto fare ricorso per difendere la propria identità e indipendenza.
Un messaggio, questo, che ancora oggi l’Armenia consegna a tutto il mondo…
Ritrovo dei signori partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa e partenza del volo per Yerevan, capitale dell’Armenia. Arrivo all’Aeroporto di Yerevan e trasferimento in Hotel per il pernottamento.
E’ possibile partire anche da Roma e principali città con collegamenti
Prima colazione. Incontro con la guida locale parlante italiano. Partenza per la città di Etchmiatsin l’antica capitale Vagharshapat. Il nome attuale nasce dalla tradizione secondo la quale Gesù scese dal Cielo con martello d’oro indicò a San Gregorio l’Illuminatore il luogo dove edificare la prima chiesa cristiana.
La parola (Echmiadzin) in sé significa “la discesa dell’Unigenito”. Così Etchmiatsin rimane il luogo più sacro dell’Armenia e sede Patriarcale del Catolicos, la maggiore autorità della Chiesa Armena. Visita della chiesa di Santa Hripsimè (618 d.C.) dedicata ad una delle 37 vergini martirizzate in Armenia ai primi del IV secolo per predicare il cristianesimo. Di seguito visita della Cattedrale di Etchmiatsin (301-303) e escursione nel territorio della Santa Sede. Partecipazione alla Santa Messa apostolica armena*.
Prima di rientrare a Yerevan visita delle rovine della cattedrale di Zvartnots letteralmente “tempio degli angeli vigili” per la sua forma architettonica fu un’innovazione vera e propria per il VII secolo. Rientro a Yerevan. Pranzo in ristorante. Visita del mercato di artigianato locale Vernissage. Cena Pernottamento.
Prima colazione. Partenza per la regione di Ararat per la visita del monastero fortificato di Khor Virap, luogo di pellegrinaggio e uno dei santuari più importanti per gli armeni. Da questo sito mistico è possibile avvistare lo splendido monte Ararat, alto 5.165 metri, dove come narra la Bibbia dopo il Diluvio Universale si fermò l’Arca di Noè. Il monastero sorge nel luogo dove fu imprigionato San Gregorio Illuminatore per 13 anni, a causa della sua fede cristiana, rinchiuso in un pozzo profondo sei metri, tutt’ora visibile, tra i serpenti e scorpioni velenosi.
Nel 2001 il santuario fu visitato dal san Papa Giovanni Paolo II e nel 2016 dal Papa Francesco. Partenza per la regione di Vayots Dzor. Visita al Monastero di Noravank, incastonato tra montagne spettacolari e in cima ad un precipizio: fu il centro religioso della provincia di Syunik. Splendido il canyon spettacolare di 8 km che porta al monastero. Noravank è uno dei capolavori dell’architettura medievale armena.
Pranzo a Vayots Dzor. Rientro a Yerevan. Incontro con un sacerdote cattolico armeno e celebrazione della Santa Messa presso la cappella cattolica armena dedicata a San Gregorio di Narek. Nel 2015 Papa Francesco ha dichiarato San Gregorio di Narek 36° Dottore della Chiesa Universale. Rientro in hotel a Yerevan, cena Pernottamento.
Prima colazione. Visita della città di Yerevan che ha una storia millenaria. La storia della capitale armena risale al 782 a.C., quando il re urarteo (il regno di Urartù durato dal IX-VI secolo a.C. è il primo regno armeno) Arghishti I ha fondato la cittadella di Erebuni, attuale Yerevan.
Esiste anche il cosiddetto il certificato della cittadella di Erebuni, attuale Yerevan, ed è esposto nel museo storico. Visita del monumento “Cascade”, progettato negli anni venti del Novecento dall’architetto urbanista della città di Yerevan Alexandr Tamanyan. Cascade possiede anche di un bel parco-museo a cielo aperto con le opere originali di arte contemporanea degli artisti di fama mondiale.
Visita al Matenadaran, un vero e proprio museo-tesoro, il più grande nel mondo come museo che ospita dei manoscritti antichi armeni. Secondo per la sua grandezza si trova a Gerusalemme, presso San Giacomo degli Armeni e il terzo a Venezia, presso l’isola di San Lazzaro degli Armeni. Si prosegue per il cuore della città di Yerevan: piazza della Repubblica, ex piazza Lenin, la più grande piazza dell’Armenia.
Breve visita alla piazza, dopodiché si prosegue per la visita del museo di storia dell’Armenia, che ospita circa 400.000 pezzi esposti in 4 diversi dipartimenti. Pranzo al ristorante. Visita al memoriale e museo del genocidio armeno. Celebrazione della Santa Messa dalle Suore di Madre Teresa di Calcutta.
Rientro in hotel a Yerevan, cena Pernottamento.
Prima colazione. Partenza per la regione di Lori. Visita ai monasteri di Haghpat (X-XIV ss.) ed Akhtala (X-XIV ss.). Haghpat è il primo monastero dichiarato come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Ad Haghpat si trova una delle croci di pietra famose “Amenaprkich”. Akhtala è famoso per i suoi affreschi che coprono una superficie di 900 metri quadrati. Rientro in hotel a Yerevan, cena Pernottamento.
Prima colazione. Partenza per la regione di Tavush, piccola svizzera armena. Visita di Haghartsin (X-XIV secolo.) che si trova in una posizione fantastica, in un parco nazionale mozzafiato. Haghartsin significa “aquila svettante”. Si prosegue per la regione di Ghegarkunik.
Visita al monastero di Sevan (IX sec.), dove si trova uno dei khachkar rari dell’Armenia, chiamato Amenaprkich (Salvatore di tutti), che si trova sulla penisola di Sevan presso il lago Sevan, il più grande lago dell’area transcaucasica, a 1900 metri sul livello del mare. È considerato “lo smeraldo d’Armenia” per le sue acque cangianti che in alcuni momenti passano dal chiarore adamantino a bellissime tonalità del verde.
Pranzo al ristorante. Visita del cimitero di Noratus che ospita un’incredibile raccolta di tombe e di steli funerarie decorate con interessantissimi bassorilievi. A Noratus si trova la raccolta più grande delle croci di pietra, datate dal VII al XVII ss.. Rientro in hotel a Yerevan, cena pernottamento.
Prima colazione. Partenza per la regione di Aragatsotn. La strada offre vedute splendide delle pendici meridionali del Monte Ararat (4090 m) e del Monte di Ara (3560m).
Tra paesaggi spettacolari si arriva alla Fortezza di Amberd (fortezza tra le nuvole) ubicata in una posizione naturalistica veramente affascinante. Fu una delle roccaforti che controllavano le vie d’accesso ad Anì, antica capitale dell’Armenia, e uno dei tratti più importanti della Via della Seta.
Si prosegue per la visita al complesso monastico di Saghmossavank situato sull’orlo di un profondissimo canyon di una bellezza suggestiva ed impressionante. Visita di Hovhannavank (Monastero di San Giovanni Battista) IV-XIII sec. Rientro in hotel a Yerevan, cena pernottamento.
Prima colazione. Partenza per la Congregazione dei Padri Mechitaristi. Celebrazione della Santa Messa. Si prosegue per la regione di Kotayk. Visita al Monastero di Gheghard, che come santuario risale al IV secolo, ma il complesso monastico è del XIII secolo.
Il Monastero di Gheghard (Monastero della lancia) è parzialmente scavato nella roccia e dalla seconda metà del XIII secolo per 500 anni presso il monastero fu custodita la punta della lancia che secondo la tradizione aveva ferito al costato di Gesù Cristo durante la crocifissione. Il complesso è un pezzo d’arte perfetta di architettura medievale armena ed è protetto dall’Unesco come Patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Si prosegue per la visita del tempio di Garni, l’unico tempio pagano rimasto intatto dopo la cristianizzazione dell’Armenia. Il tempio è stato costruito dal re armeno Tiridate I nel 77 d. C. e fu dedicato al Dio del Sole e della Giustizia Mitra. Pranzo in un bel agriturismo dove vedremo come viene preparato il pane tipico armeno, patrimonio dell’UNESCO nel forno tradizionale chiamato Tonir.
Rientro a Yerevan. Visita alla cattedrale di San Gregorio l’Illuminatore considerata la più grande dell’Armenia ed è stata inaugurata nel 2001 per 1700° anniversario della cristianizzazione dell’Armenia. Durante l’inaugurazione era presente anche il Papa Giovanni Paolo II che da Napoli ha portato le reliquie di San Gregorio l’Illuminatore. Si prosegue per la visita del mercato della frutta, frutta secca, spezie GUM. Cena in hotel, pernottamento.
Trasferimento in tempo utile all’Aeroporto di Zvartnots per la partenza con volo per l’Italia e arrivo all’aeroporto Milano Malpensa o in collegamento con gli aeroporti di partenza.
Camera singola: €360 – 9 notti.
Acconto € 650 da versare all’atto dell’iscrizione.
Saldo 30 giorni prima della partenza
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I viaggi di gruppo in Armenia possono essere organizzati anche con partenza da Milano – Roma – Torino – Napoli – Catania e principali città d’Italia. Vuoi altre date di partenza?
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Per i cittadini italiani per l’ingresso in ARMENIA è richiesto il passaporto individuale con validità residua di almeno 6 messi successivi all’effettuazione del viaggio.
I cittadini italiani e dell’Unione Europea non hanno bisogno di fare un visto per visitare l’Armenia da turisti.
All’ingresso nel Paese, in aeroporto o ai valichi di frontiera, verrà rilasciato un visto da visitatore valido anche per motivi turistici. In ogni caso, i cittadini italiani e comunitari non possono trascorrere in Armenia più di 180 giorni in un anno.
I cittadini stranieri possono fare ingresso nel territorio armeno senza alcuna restrizione, attraverso le frontiere aeree e terrestri (terrestri con la Georgia). Tutti i viaggiatori in arrivo devono presentare il test COVID-19 PCR effettuato nelle 72 ore precedenti con esito negativo.
Il certificato deve essere presentato in lingua inglese, russa o armena e deve includere i dati anagrafici dell’interessato e il numero del passaporto, stampato su carta intestata del laboratorio che l’ha eseguito e deve contenere il logo, l’indirizzo del laboratorio e i contatti telefonici, email ecc.
L’Armenia ha una Superficie 29.743 Km² e si trova al sud del Caucaso.
A nord confina con la Georgia, a sud con l’Iran, a nord-est e a sud-ovest con l’Azerbaigian e ad ovest con la Turchia. L’Armenia ha un territorio di 29.800 chilometri quadrati e si trova ad un’altitudine media di 1800 m. sopra il livello del mare.
Il punto più alto è il monte Aragats (4090 m.), il punto più basso è la gola del fiume Debed (400 m.). Popolazione 2.960.000 ab. (stime 2020). La capitale del paese è Yerevan 1.100.000 ab. E’ una repubblica presidenziale.
Differenza oraria in ore: +4
È severamente vietato fotografare installazioni militari e pene severissime a chi fa uso di droghe.
L’Armenia è un paese prevalentemente montuoso e con un’altitudine media di 1800 metri.
Le precipitazioni sono scarse e concentrate nei mesi di aprile, maggio ed ottobre e generalmente il clima è molto secco. Gli inverni sono freddi e rigidi e le estati sono calde.
La migliore stagione per visitare il paese è da inizio aprile a inizio novembre, quando il clima varia da mite in primavera/autunno a caldo in estate.
Dram armeno “AMD”. 1 Euro = ca. 623 AMD
In Armenia è possibile utilizzare la carta di credito laddove è possibile perchè, in alternativa, i pagamenti vanno effettuati in moneta locale. Sono accettate parzialmente le principali carte (VISA, Mastercard, Diners’, American Express).
Prelievo possono essere effettuati presso gli sportelli bancomat ma solamente presso la capitale e in alcune principali città. Il limite per l’esportazione di valuta è di 10.000 dollari US.
In caso di acquisto di particolari oggetti anche antichi, necessita di certificazioni di esportazione e farsi rilasciare apposito documento dal venditore o dal Dipartimento per la Protezione dei Beni Culturali.
Le guide ufficiali locali scelte da Tu Sei Pietro Viaggi parlano la lingua italiana
La lingua ufficiale è l’Armeno e come seconda lingua il russo. La lingua inglese è utilizzata in ambito turistico.
Prefisso Italia 0039 – prefisso Armenia 00374
è possibile chiamare l’Italia in teleselezione dagli alberghi, dalle poste o dai telefoni pubblici con carta telefonica e tutto il territorio nazionale è coperto dal servizio di 3 operatori di telefonia mobile.
Prima di partire bisogna attivare il servizio roaming dalle impostazione del proprio smartphone.
Consiglio: consultare il proprio gestore per conoscere le tariffe applicate. E’ possibile acquistare una scheda di un operatore locale. Negli hotel è offerta Wi-Fi.
La tensione elettrica usata nella vita quotidiana è 220 V, 50 Hz come quasi in tutta l’Europa. Lo standard delle prese CEE tipo Schuko
La cucina armena tradizionale ha una grande varietà dei piatti. Le verdure fresche e la carne sono nella lista dei piatti preferiti.
Non è possibile immaginare una tavola armena festiva senza il famoso barbecue, kufta, dolma o ghapama. Il pasto è un vero rituale e a partire dalla preparazione dei piatti fino all’ultimo minuto passato attorno al tavolo. Numerosi ristoranti di Yerevan offrono un’ampia scelta di piatti nazionali. Ci sono anche molti ristoranti dove si può assaggiare i piatti di diverse cucine famose del mondo.
La religione di stato è il cristianesimo, che fu adottato ufficialmente nell’anno 301. La maggior parte degli armeni appartengono alla Chiesa apostolica armena. Il capo della chiesa è Catholicos di tutti gli armeni e ha la sua sede ad Echmiadzin.
Puoi consultarle QUI
Le informazioni circa la pandemia sono soggette a frequenti aggiornamenti e da parte delle autorità qui di seguito puoi controllare le fonti ufficiali:
Unità di crisi del Ministero degli Esteri: www.viaggiaresicuri.it
Questionario viaggiare sicuri: questionario
Per i viaggi all’interno dell’UE: reopen.europa.eu/it
Ministero dei Trasporti: www.mit.gov.it
Per i provvedimenti governativi emanati per l’emergenza Coronavirus: http://www.governo.it/it/coronavirus-misure-del-governo
Per il trasporto aereo: IATA https://www.iata.org/en/youandiata/travelers/health/